Gli studenti con dislessia non sono in grado di concentrarsi sulla voce dell’insegnante se si trovano in ambienti di studio rumorosi. E’ quanto risulta da una recente ricerca di scienziati e medici della Northwestern University di Chicago. Secondo quanto rilevato dallo studio, pubblicato sulla rivista Neuron, i bambini riescono automaticamente ad ignorare i rumori di fondo che potrebbero distrarre la loro attenzione per concentrarsi sui suoni fondamentali per comprendere la lezione, come per esempio la voce dell’insegnante. I bambini dislessici però non avrebbero tale facoltà.

I risultati potrebbero confermare precedenti ricerche che hanno già sperimentalmente verificato come i bambini affetti da dislessia hanno difficoltà a separare i suoni pertinenti dai rumori di fondo.

Il nuovo studio sostiene esserci l’evidenza di prove biologiche per cui i bambini che hanno difficoltà uditive in contesti rumorosi presentano anche un deterioramento neuronale misurabile, il quale ostacolerebbe la loro capacità di distinguere nell’ambiente i suoni importanti rispetto a quelli di disturbo.

Insieme ad interventi tradizionali, il bambino dislessico potrebbe dunque avere grandi vantaggi nell’apprendere se si adottasse una serie di accorgimenti e di strategie, come quella di farlo sedere vicino all’insegnante per udire meglio la sua voce, oppure, grazie a ritrovati tecnologici, amplificando la voce dell’insegnante per meglio distinguerla dai rumori di fondo.

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2 commenti su “I BAMBINI DISLESSICI E L’AMBIENTE DI STUDIO RUMOROSO”

  • Deterioramento neuronale? ma invece di fare esperimenti hanno provato semplicemente a chiedere ai ragazzini e agli adulti?
    Non è che non percepiamo chi parla perchè siamo confusi dal rumore di fondo, siamo iper attenti al rumore di fondo perchè quello è un rumore sconosciuto dal quale dipende la nostra vista. Amplifichiamo il rumore di fondo per percepire lo spazio, per sapere cosa dobbiamo fare, cosa dobbiamo temere.

    • Interessante quello che dici. Ha a che fare con lo stesso discorso dell’attenzione. Non si può dire che siate distratti, ma attenti a tutto contemporaneamente!
      Grazie Francesca!

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