Non è una notizia recente, ma ho voluto riportarla perchè negli ultimi tempi c’è un crescendo di informazioni riguardanti il tema dell’autismo. Quello che si sta cercando, in questa nostra era tecnologica, sono quegli strumenti che possano fare da tramite tra la vita e il bambino autistico, cercando un modo per bypassare le sue difficoltà. Come vi avevo già detto qui, i robot possono essere un ottimo ausilio per l’apprendimento.

In questo articolo si racconta della Scuola di Robotica di Genova che ha iniziato una collaborazione con alcuni enti che si dedicano ai ragazzi autistici utilizzando la robotica educativa e la pedagogia della narrazione, sviluppata dallo psicologo statunitense Jerome Bruner (che Scuola di Robotica cerca di incentivare da tempo con progetti quali “Raccontare i robot”). Lo scopo del progetto non è insegnare la robotica ma insegnare attraverso l’uso della robotica. In questo caso si vuole proporre un metodologia per facilitare gli apprendimenti e migliorare le relazioni all’interno di un gruppo mediante un approccio calibrato sulle differenti persone che apprendono.

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