children-learning-disabilities

Una cosa che viene sempre poco considerata è che a scuola nessuno ci ha insegnato come si studia. Si è dato per scontato (spesso succede ancora oggi!) che un bambino o un ragazzo debba sapere già come si fa. E’ così? No, perchè imparare a studiare è un’attività a parte che dovrebbe fare appello, innanzitutto, alle modalità in cui funziona il nostro cervello riguardo ad attenzione e memoria, ad esempio. Quindi chi insegna dovrebbe avere un quadro chiaro dei diversi tipi di intelligenza presenti fra i suoi alunni, prima di far capire come studiare un certo argomento.

Facile? Per niente, ma dovrebbe essere questa la base di ogni apprendimento.

Metodi per studiare bene, con minore fatica e con più soddisfazione, ce ne sono tanti, anche in rete. Io vi segnalo due libri che possono essere utili. Il primo è uscito da poco e si intitolo: Come migliorare il mio metodo di studio, rivolto proprio ai ragazzi. Il libro promette “un metodo semplice ed efficace per riconoscere tutte quelle risorse che hai già ma non sai sfruttare: il tuo stile di apprendimento, le tue capacità di attenzione e di ascolto, le caratteristiche della tua memoria.”

Il secondo libro che voglio segnalarvi è rivolto agli insegnanti di alunni con DSA: Studio efficace per ragazzi con DSA.

I punti del libro: prendere appunti, studiare sui libri di testo e creare un piano di ripasso, verifiche e strumenti compensativi e dispensativi.

Il programma si suddivide in 10 unità e prevede la figura del tutor come conduttore. Rivolto a studenti dai 9 ai 15 anni, il materiale proposto può essere utilizzato in piccolo gruppo, individualmente o con l’intera classe, e necessita del supporto di insegnanti o operatori specializzati in problematiche di apprendimento.

 

 

4 commenti su “IMPARARE A STUDIARE”

  • Intesessantissimo questo articolo…ho questo problema con mia figlia di 15 anni…dove posso trovare questi 2 libri che menziona nell’articolo???
    Grazie

  • Grazie Rossella per la segnalazione. L’argomento ci interessa particolarmente visto che Matilde è approdata alla scuola media e il modo di studiare cambia inevitabilmente in quantità e qualità.

Rispondi a rossella grenci Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I link nei commenti potrebbero essere liberi dal nofollow.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.