Ripropongo l’argomento delle scuole libertarie nel mese dedicato all’educazione libera, con la presentazione di un libro: Lessico Minimo di Pedagogia Libertaria.

La pedagogia libertaria è una grande sconosciuta: resta tuttora ignota non solo al grande pubblico, ma anche a coloro che si occupano di scuola e ai cosiddetti esperti di pedagogia. Eppure molte delle idee-forza dell’educazione libertaria sono diventate parte del senso comune pedagogico e hanno fatto da lievito alle sperimentazioni educative più avanzate e interessanti. Il libro è strutturato come un lessico essenziale (di oltre quaranta voci, con riferimenti intertestuali) che, attraverso una ricognizione dei temi, delle esperienze e dei protagonisti fondamentali, offre una prospettiva di lettura di quasi due secoli di elaborazioni pedagogiche libertarie. Libertarie in senso stretto (da Bakunin a Faure, da Kropotkin a Ferrer…), ma anche in senso lato (da John Dewey a Mario Lodi, da Alexander Neill a Marcello Bernardi, da Paulo Freire a Ivan Illich…). Idee per pensare l’educazione, ma anche strumenti di lavoro per cambiarla.

Un commento su “LA PEDAGOGIA LIBERTARIA, QUESTA SCONOSCIUTA”

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