Ecco la testimonianza di una giovane donna che si è scoperta dislessica. E’ laureata e ha un lavoro, ma la sua vita è ancora pesantemente condizionata dalla dislessia. Ha deciso di scrivermi per capire.

Le ho chiesto di poter pubblicare la sua lettera (anche se per motivi di privacy ho omesso alcune righe riguardanti il suo lavoro) perchè credo che possa essere di aiuto a molti…

Grazie 🙂

Sto capendo moltissime cose di me, del mio passato del mio presente (sto approfondendo).
Dopo le pagine del mio diario, riaffiorato, quasi per caso, dalle polveri di un ripostiglio, non potevo accontentarmi: ho trovato la pagella della quarta elementare e della prima media e ripensando alle mie difficoltà, alla sofferenza, la leggo con non poca commozione.

Ecco cosa la maestra scriveva di me:
“Alunna educata e vivace, ma un po’ timida. La sua incostante applicazione va a condizionare il rendimento scolastico che risulta insufficiente sotto tutti gli aspetti. Pur essendo dotata di buone capacità si mostra un po’ lenta ad apprendere a causa della eccessiva labilità attentiva che va ad influenzare anche la sua espressione scritta, facendola risultale modesta e ricca di connotazioni infantili. La bambina dimostra una insicurezza di fondo che ostacola anche notevolmente la formulazione del pensiero. Pure nelle attività logico-matematiche. Ha conseguito dei risultati abbastanza modesti a causa della sua scarsa capacità di concentrazione. Nell’ultimo periodo, tuttavia, la bambina è venuta evidenziando una maggiore capacità di osservazione e di applicazione ed i suoi elaborati mostrano una minore presenza di errori ortografici. ”

I Professori della prima media.
“ La ragazza educata e tranquilla, piuttosto timida ha dato prova di modesta preparazione di base. Anche se l’impegno e l’interesse sono stati abbastanza attivi in quasi tutte le materie, sembra che l’alunna trovi difficoltà a elaborare i concetti astratti e ad esporli in modo coerente. Per ora il profitto è appena mediocre”.

***
L’università, dove nessuno impone metodi mi ha portata ad apprendere secondo un ordine diverso da quello proposto dai testi adottati. “Riscrivevo”, i testi, in enormi mappe schematiche stravolgendone l’ordine dei capitoli, dei paragrafi, dei concetti. I compagni universitari non riuscivano a studiare con me, si confondevano, reputavano il mio un metodo disordinato ma, per me, era perfetto (sebbene dispendioso). Durante gli esami davo risposte che sorprendevano non solo i professori e i compagni, ma me stessa. Ho impiegato il doppio del tempo per laurearmi: otto lunghissimi anni di costante impegno e di lunghissime mappe (a volte veri lenzuoli). Ma ho trovato un metodo.
Oggi ho bisogno di capire.
Devo capire tutto, perché svolgo una professione che richiede molta precisione. Io sono precisa, ma spendo troppe energie……

….Devo trovare un metodo efficace per stancarmi di meno. Il lavoro non è come lo studio.
Ma ho bisogno di capire. Devo conoscermi. Indagarmi. Scrutarmi….
….Vedi Rossella, anche questa lettera (sebbene scritta al computer) ha richiesto svariate letture.
Ho deciso di capire partendo dai tuoi libri.

Sai la mai consapevolezza mi sta aiutando a comprendere moltissime cose: la mia dipendenza dal navigatore satellitare, il mio dimenticare oggetti ovunque (tranne i documenti e i fascicoli per i quali seguo rigidi riti dai quali non mi discosto mai). Eppoi la mia mia stanchezza cronica. Vedi Rossella io vivo tra  documenti scritti, ricerche, libri e, a fine giornata, ho una stanchezza abnorme che condiziona parecchio anche la mia vita sociale.

Quando sono costretta a leggere ad alta voce e sbaglio ho dei meccanismi di difesa, “ironizzo” per sdrammatizzare (sistematicamente sbaglio e confondo le parole; poco fa leggevo un documento e tra i tanti esempi di errore ho confuso “ipotesi” per “ipoteche”… ma è uno tra tanti)
Chiedo continuamente tempo per “raccogliere le idee” ( è una frase che pronuncio spessissimo…).

Vorrei leggere tutti i libri che ho comprato, iniziati e mai portati a termine: mi stanco!…

11 commenti su “LETTERA DI UNA GIOVANE PROFESSIONISTA DISLESSICA”

  • mi sembra di rileggere le mie pagelle…e quelle di mia figlia.
    Anche io ho imparato a ironizzare sopra i miei sbagli…è diventato il mio cavallo di forza….
    e sto cercando di farlo imparare anche alla mia cucciola…
    grazie…grazie per la tua testimonianza importantissima!

    • Certo, ironizzare è un buon modo per poter guardare le cose senza esserne sopraffatti…

      • è un modo per sopravvivere …un modo per non farti schiacciare quando ti guardano in modo strano, quando tu capisci che stanno pensando..”ma questa ci fa o ci è?”…e allora una bella risata liberatoria…smorza la tensione…e ti fai conoscere per quella che sei. Una persona normale, forse un pò diversa dagli altri…ma che ha la capacità di “prendersi , per prima , in giro”…
        🙂

  • Nell’ultima frase rivedo me stessa…
    Una marea di libri acquistati…perchè amo leggere…imparare…sapere…anche se poi quello che ho letto, raramente rimane nella mia mente per molto tempo…tutti cominciati e mai finiti…
    Mi stanco infinitamente…tanto che se leggo a letto prima di dormire non riesco a finire la metà di una pagina che sto già dormendo.
    Che frustrazione…ma non tutti possono capire….solo noi…che anche quando scriviamo, siamo costretti a leggere e rileggere per riordinare i pensieri, che se scritti di getto risultano incomprensibili…
    Noi, che per esprimere un pensiero ci aggrovigliamo nei nostri pensieri e alla fine o non veniamo capiti, o veniamo fraintesi…
    Anche io ho scoperto che forse, non ero tonta come pensavo, solo a 35 anni…grazie alle mie figlie.
    Anche io ho cominciato a leggere e a informarmi su tutto ciò che riguarda i disturbi specifici di apprendimento…
    E ogni giorno scopro qualcosa di me che non sapevo…

  • ciao! grazie della testimonianza: riconosco TANTE FRASI che negli amici con cui ho vissuto e lavorato in questi anni con Brain Gym si sono tradotte in TANTI OBIETTIVI, affrontati e raggiunti. Credo che sia opportuno valutare davvero insieme l’esperienza CONDIVISA di metodologie diverse e COMPLEMENTARI per affrontare la vita in modo più gioioso e soddisfacente. E’ una sfida: chi la raccoglie? Rossella, ti andrebbe di organizzare in Toscana una settimana RIVOLTA SOLO A PERSONE ADULTE in cui proviamo ad affrontare queste tematiche? “PICCOLI MOVIMENTI per GRANDI CAMBIAMENTI, a sostegno della VOLONTA’ “. Per continuare un percorso iniziato insieme…

  • ciao a tutti! che bello organizzare per gli adulti, sì!
    se posso essere utile, se posso aiutare, per quello che posso…io penso che noi adulti abbiamo così bisogno di essere accolti ed aiutati…è così frustrante vedere da tutta la vita gli altri che ti guardano e non capiscono…quanto lavoro non riconosciuto, anzi, meglio, non riconoscibile. vorrei incontrarvi tutti, vorrei ascoltare da voi e parlare di me e finalmente sentirsi capiti…così, comunque vada, grazie, perchè fa bene commuoversi nel riconoscere così tanta fatica condivisibile ma vissuta, fino adesso, in sostanziale solitudine.

  • …mi sono emozionata…
    perchè mi rivedo, mi riconosco!!!
    … le pagelle,ho ancora impressa l’immagine della maestra-suora che parlava a mia madre : “…sì è nel mucchio ma potrebbe fare di più…”
    …ma una madre fantastica, mi ha aiutato con migliaia di strategie ad arrivare dove sono arrivata.
    Dopo il diploma magistrale mi sono presa due specializzazioni polivalenti per insegnare ai bambini in difficoltà…e ora sono anche referente DSA per l’intero mio Istituto.
    Sono mamma di 2 splendidi bambini di cui uno tutto la sua mamma… ;-D

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