Dopo l'uscita delle legge sulla dislessia del 8.10.2010 n. 170, ci si comincia a chiedere cosa cambierà, come e quando. Il convegno romano dell'otto dicembre è stato un momento importante per fare il punto della situazione.
"I genitori che parlano di numeri quando si rivolgono ai loro bimbi piccoli - anche se i bambini lì per lì non sembrano afferrare il significato - in realtà danno un notevole impulso a che imparino la matematica". Questo sembrano suggerire nuove ricerche condotte dall'università di Chicago.
La comunicazione infantile è fatta di parole, ma soprattutto di gesti. I gesti sono degli indici predittivi, ad esempio, di una buona evoluzione linguistica.
La rete non finisce mai di stupirmi (positivamente, è chiaro!) o forse perchè le mie visite sono "obbligate" e seguono, un filo, non sempre lineare, ma pur sempre un collegamento che mi permette di fare scoperte sorprendenti!
Questa volta sono capitata nel blog di Paolo Beneventi, un animatore pedagogico, come si definisce lui stesso. Su Bambini oggi Paolo pubblica le sue esperienze, i suoi lavori e cose che dimostrano che ci sono persone come lui che nei bambini ci credono, credono nelle loro risorse, entrano nel loro mondo per parteciparvi senza disturbare...
Guardate voi stessi:
Brano tratto da L'educazione è pace di Antonio Vigilante.
Non si rifletterà mai abbastanza sul rapporto tra educazione e violenza. Non mi riferisco alla violenza più evidente, quella fisica, che pure è stata massicciamente presente nelle istituzioni educative, e non è affatto scomparsa dai contesti familiari. Non mi riferisco nemmeno alla violenza di concezioni educative oppressive e totalizzanti, quali quelle documentate (e denunciate) da Alice Miller. Mi riferisco alla violenza sempre in agguato nel pensare, nel tentare la prassi educativa, anche quando questo pensare, questo tentare sono mossi dalle migliori intenzioni.