Stavolta scendo in “piazza” personalmente e faccio sentire la mia “voce”.

Parlo di dislessia, di quel diverso modo di apprendere che condiziona pesantemente la vita di chi convive con essa quotidianamente. E qui mi riferisco soprattutto ai ragazzi, alle loro ore passate a scuola davanti a un libro che per loro è una forma astratta di sapere, ad una lavagna, spesso utilizzata solo per far copiare una serie interminabile di parole…

Alla loro mente che vaga in posti diversi dalla scuola, luogo in cui la loro “diversità” appare evidente.

Vedo i loro occhi in attesa di approvazione da parte dell’insegnante, la speranza di avercela fatta, stavolta… e invece sentirsi ripetere: sei distratto!!!

Ma cosa altro devo fare? Si chiedono. Cosa posso fare se non sparire, diventare “invisibile”?

Perchè molti insegnanti, di fronte alla diagnosi, abbozzano una risatina, mettendone in discussione la veridicità? Per assurdo: è più facile accettare di avere un alunno con un deficit sensoriale o cognitivo, che accettare di avere un bambino dislessico… Il dislessico fa saltare all’aria il target di insegnamento “tradizione”. Ma a chi è utile conoscere le date o le tabelline a memoria? A chi sarà mai utile, nel tempo, ricordare quella serie di nozioni senza nessun risvolto pratico?

Tante domande, tanta rabbia e tante fatica da parte dei ragazzi e dei genitori sensibili che si sforzano di far capire cos’è la DISLESSIA.

 

6 commenti su “DALLA PARTE DEI RAGAZZI DISLESSICI”

  • Capisco perfettamente quello che ho letto ma posso testimoniare che non sempre e’ cosi. Io come madre ho avuto collaborazione e tanta pazienza da parte delle insegnanti di mia figlia. Un abbraccio una mamma serena!

  • Rare dici?
    Allora noi siamo stati i fortunati a cui è capitata la perla rara!!!
    Dopo due anni di preghiere e una diagnosi di dislessia, mio figlio continua a ottenere 0 …sisisi ZERO!!!…ormai quasi ogni giorno.
    La sua insegnante di matematica non solo non si adegua, ma fa di tutto per rendere la vita di mio figlio, un inferno in terra.
    Che fortuna eh???????
    Bellissimo blog il tuo, utile e scaldacuore, di una mamma che ormai ha perduto le speranze.
    Spery

    • Presa dalla rabbia, ho scordato di dire invece quanto faccia la maestra di italiano. Che è davvero collaborativa e in gamba. Ma ciò che si costruisce con una, viene spazzato via dall’altra, inevitabilmente!!!
      Ciao
      Spery

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