A luglio si è spenta a Milano a 75 anni, dopo una lunga malattia, la psicologa e scrittrice Alba Marcoli, oristanese di origine e residente in Lombardia dal 1958 quando aveva scelto la facoltà di Lingue della Bocconi per la sua carriera universitaria. Psicologa clinica di formazione analitica Jungiana, ha avuto una lunga esperienza sia nel campo dell’insegnamento che della psicoterapia.
In questa Italia di notizie roboanti e fasulle, cercare nel web questa notizia è stato difficilissimo, tanto che appare solo in due siti sardi. Eppure Alba Marcoli è stata una donna e professionista che ha lasciato un segno del suo passaggio su questa terra: i gruppi di mamme e bambini che lei incontrava e i tantissimi libri che hanno aperto uno spiraglio nuovo nell’affrontare il disagio infantile. Alba Marcoli, infatti, utilizzava la fiaba come mezzo terapeutico. Personalmente i suoi libri mi sono stati di grande aiuto, sia a livello personale, sia come giovane mamma e professionista, già 20 anni fa. Entrata in contatto con lei telefonicamente, riuscii anche ad organizzare un incontro nella mia città, tenuto da una sua collaboratrice.
La sua grande apertura mentale la si può notare in una delle sue ultime interviste rilasciate sul sito Linkiesta, dove le si chiede in merito alle nuove tecnologie e all’uso che se ne fa nell’infanzia:
«Bisogna evitare gli approcci ideologici, in un senso o nell’altro», afferma Alba Marcoli, psicologa esperta di infanzia e scrittrice. «È chiaro che l’uomo si deve adattare all’evoluzione della società. Ciò che apprendono i bambini poi lo utilizzano nel resto della vita». Quindi se immaginiamo che nel futuro questo tipo di tecnologie avranno sempre più spazio non è assurdo lasciare che i bambini familiarizzino con esse fin da subito.»
Il bambino nascosto è il suo primo libro ed è quello che più ho apprezzato (qui ne trovate uno stralcio), ma ci sono anche Il bambino arrabbiato, Il bambino perduto e ritrovato, Il bambino lasciato solo.
Una menzione a parte merita il suo libro Passaggi di vita, un’opera sugli “infiniti momenti di passaggio che segnano grandi o piccole trasformazioni nel nostro modo di vivere”.
Più recenti sono La rabbia delle mamme, E le mamme chi le aiuta?, Lettere all’anima, oltre all’ultimo suo lavoro, uscito postumo, La nonna è ancora morta.
Da questo libro estrapolo una sua frase e la saluto, rendendo onore ad una donna speciale:
«è diverso essere liberi di camminare verso il futuro, anche se con cicatrici e ferite, piuttosto che non riuscire a muoversi per paura di non farcela a sopravvivere».
Alba marcoli e stata per me una illuminazione, ho letto tutti i suoi libri che hanno aperto sempre una strada verso la luce nei momenti difficili. come mamma , come educatrice e come insegnante ho sempre attinto e ricevuto tanto dai suoi scritti. il mio grande rammarico e non essere riuscita a incontrarla e a ringraziarla per cio che ha dato come scrittrice e come professionista. Ai suoi scritti e al suo aiuto devo la mia crescita come mamma e l ‘evoluzione positiva che ha avuto il rapporto con mia figlia. trovo il libro” passaggi di vita “stupendo , così come “la rabbia delle mamme” e soprattutto per me sono stati strumenti indispensabili per superare momenti di grande difficoltà. Come tutte le cose belle se ne parla così poco e la notizia della sua morte lascia un vuoto incolmabile nel panorama culturale e scientifico italiano e trovo che non abbia avuto la giusta risonanza. La sua attenzione e preoccupazione per il sostegno alle mamme dovrebbe essere la stella polare per le politiche della famiglia. Grazie Alba , grazie di cuore , mi mancherai.
Ciao mariacarmela, proprio così, è stata un faro per molte mamme! Ci mancherà molto…
Mi unisco a quello che ha scritto mariacarmela, che condivido perfettamente. Per me Alba Marcoli è stata importantissima in questi anni… i suoi libri mi hanno aiutata e consolata nei tanti momenti difficili, come donna e come mamma, mi hanno fatta crescere. Scopro solo oggi della sua morte e il fatto di non averlo saputo prima mi lascia desolata… Anch’io avrei voluto in qualche modo ringraziarla… avevo pensato più volte di cercare il modo per contattarla, scriverle una lettera magari! E proprio stasera, mentre cerco informazioni su di lei, scopro che non c’è più… Restano i suoi libri… e quel video, che riguardo ogni tanto, un video che mi trasmette una sensazione rasserenante… la sua voce calda e calma e il suo sguardo profondo e intelligente esprimono la bellezza che era nella sua anima. Grazie Alba, grazie davvero… ci mancherai… mi mancherai!
vorrei aggiungere ai vari ricordi anche la sua sensibilità per aver sostenuto, per molti anni, anche un gruppo di soli papà.
Gentile ROssella, ho letto con interesse il suo articolo e la ringrazio. Vorrei chiederle se possibile i riferimenti della persona collaboratrice di Alba con cui lei è entrata in contatto per organizzare l’incontro. Grazie mille.
Margherita
Gentile Margherita, sono passati quasi 20 anni e non ricordo più, mi spiace…
Buone cose a tutti
Anch’io ho letto e usato a scuola alcune fiabe di Alba Marcoli, donna e professionista straordinaria.
Ricordo anche, ma non ne sono sicura e non trovo riferimenti in proposito, che lei ha esplorato come le problematiche famigliari si ripercuotano da una generazione all’ altra x 3 generazioni prima di modificarsi significativamente
Qualcuno ricorda in quale libro propone questa problematica?
Può anche essere che mi sbaglio(ho 75 anni) e l’autore potrebbe non essere Alba Marcoli
Ringrazio per eventuale risposta e consiglio di leggere per professione o per passione o per diletto tutte le sue fiabe
Ne ricaviamo comunque messaggi positivi per la propria vita interiore
Grazie
Credo il tema del collegamento intergenerazionale si trovi ne Il bambino arrabbiato