Un’amica di Facebook, Sabina Mansutti, mi ha parlato della sua esperienza in Biomusica. Credo sia utile come tutte le discipline legate alla musicoterapia, così le ho chiesto di raccontarci la sua esperienza.

 CHE COS’E’ LA BIOMUSICA?

La Biomusica (chiamata anche Musicoteriapia evolutiva) è un ramo della Musicoterapia che lavora sugli aspetti emotivi, fisiologici ed energetici dell’individuo, aiutandolo a produrre un nuovo equilibrio e stimolando l’espressione e la comunicazione. Il suo creatore è Mario Corradini, un compositore e ricercatore delle proprietà terapeutiche del suono. Ha sviluppato il metodo in Argentina dove ha riscosso molto successo ed è ampliamente usato. Inoltre è diventato materia di studio post laurea. Adesso si sta diffondendo anche in Italia.

In questa disciplina si utilizzano antiche conoscenze sull’influenza della musica e del suono sul corpo umano, integrate a tecniche ludiche, esercizi di respirazione, movimento e tecniche di rilassamento attivo. La Biomusica considera ogni individuo come un essere in continua evoluzione indipendentemente dalla condizione fisica e psicologica e utilizza il suono come elemento che motiva stimola ed evoca situazioni emozionali. Noi esseri umani, come persone, siamo quello che facciamo, pensiamo, sentiamo. Ogni nostro comportamento è origine e risultato di queste influenze. Questo processo elabora e archivia immagini e ricordi e ogni ricordo che affiora contiene informazioni che possono esserci utili per capire i nostri comportamenti di ogni giorno. Durante il nostro ciclo vitale veniamo a contatto con esperienze che alle volte generano forti conflitti emozionali. Questi conflitti emozionali ostacolano il libero fluire dell’energia e possono diventare dei blocchi. Questi blocchi energetici, a lungo andare attirano sempre più energia, nutrendosi e crescendo a spese dell’energia circolante nell’organismo. Come conseguenza il corpo si indebolisce, si abbassano le difese e appare la malattia, cioè si somatizzano i blocchi creati dai conflitti emozionali. Anche le paure sono atteggiamenti che la persona assume come risultato del comportamento dei propri conflitti.

Che cosa c’entra il suono?

E’ ampliamente dimostrato che le vibrazioni sonore che produciamo e quelle che riceviamo possono provocare molteplici effetti nel nostro organismo. Il corpo umano è un ricettore di queste vibrazioni e le trasmette agli organi e alle viscere corrispondenti. La Biomusica usa determinate parole o un insieme di suoni con lo scopo di pulire e tonificare il nostro sistema bioenergetico.

E la voce che funzione ha?

La voce e il corpo sono uniti indissolubilmente. La voce può dimostrare diversi stati d’animo e di salute delle persone ma ha anche una grande forza guaritrice perché può influire sulle nostre cellule. La voce è il principale strumento terapeutico per canalizzare ed indirizzare il suono verso il centro bloccato, influenzando di conseguenza anche gli organi corrispondenti. Il suono indirizzato può stimolare per risonanza diverse aree del nostro corpo a seconda che siano suoni acuti, medi e bassi. Ogni zona del nostro corpo risuona ad una frequenza specifica e fa vibrare l’organo corrispondente al quale affluisce maggiore quantità di sangue.

I fonemi M e N ad esempio risuonano nelle ossa della testa e stimolano la ghiandola pineale e l’ipofisi, due ghiandole tra le più importanti per la regolazione ormonale. Provate a far risuonare i suoni M e N e sentite dove vibrano.

Che altri suoni si usano in Biomusica?

Tutte le vocali che risuonano in zone specifiche. Il suono A ad esempio stimola l’apparato respiratorio, la U quello digestivo, la O quello cardiocircolatorio, la E il sistema fonetico e la I il sistema nervoso immunitario.

In cosa consiste quindi un incontro di Biomusica?

Durante l’incontro si propongono esercizi con il suono vocale indirizzato, giochi, narrazioni, fantasie guidate.

I giochi che importanza hanno?

I giochi hanno un ruolo fondamentale in Biomusica, vengono proposti all’inizio dell’incontro e hanno varie funzioni. Innanzitutto quello di far socializzare i membri del gruppo, poi di divertirsi, scaricare le tensioni, preparare il corpo agli esercizi successivi, stimolare la creatività, stimolare alcune aree cerebrali. Il primo obiettivo è poi quello di alterare la catena di pensieri, emozioni, movimenti quotidiani, bagaglio che ci portiamo dietro e che dobbiamo mettere da parte prima degli esercizi.

Quanto durano gli incontri?

In genere un’ora o poco più.

Tu come sei venuta a conoscenza della Biomusica?

Attraverso un collega e amico che l’ha scoperta a Roma ed è diventato Operatore in Biomusica. Ha deciso di portarla a Udine e farla conoscere riscuotendo molto successo. Ha inoltre creato un Gruppo di Biomusica a Udine e organizzato dei corsi per diventare Operatore in Biomusica. Ho colto la palla al balzo e adesso sono Operatrice in Biomusica anche io. Dato che lavoro molto con bambini con Disturbi dell’Apprendimento pensavo fosse perfetto da integrare durante le terapie, dato che molti bambini arrivano da me con molte paure, conflitti dovuti all’esperienza negativa dell’insuccesso scolastico. Durante il corso però ho scoperto che stava servendo soprattutto a me. Adesso ogni volta che conduco o che seguo un incontro mi sento subito meglio, quei piccoli malesseri o malumori spariscono subito. Ultimamente mi sono trasferita in provincia di Roma e sto cercando di far conoscere la Biomusica anche nella realtà locale di San Cesareo.

A chi è rivolta la Biomusica?

La Biomusica è rivolta a tutti e può essere praticata da tutti. Viene usata in molti ambiti, per aiutare perone con patologie di vario tipo: è stata anche usata in casi di tossicodipendenza e con i detenuti nel carcere di Regina Coeli, nei centri per anziani etc.

E’ validissima anche per persone che non hanno patologie particolari ma che vogliono semplicemente sentirsi meglio.

Indirizzi utili per chi ne vuole sapere di più?

www.biomusica.com è il sito ufficiale dove potete trovare tutte le informazioni che cercate e per contattare la Biomusica International.

Su youtube poi ci sono diversi video interessanti sulla Bioenergia, sul suono e c’è anche una puntata di Geo&Geo in cui un nostro Istruttore, Musicoterapeuta e operatore in Biomusica Luca Marchioni illustrava le tecniche e gli usi della Biomusica anche per la Terapia Oncologica.

2 commenti su “LA BIOMUSICA”

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