La ricerca che oggi vi propongo è dello scorso anno, piuttosto interessante:

A che scopo far passare delle deboli correnti elettriche nei nostri cervelli? Per migliorare le nostre abilità matematiche, secondo la nuova ricerca condotta all’Università di Oxford. I ricercatori hanno infatti scoperto che facendo passare una debole corrente elettrica attraverso il cervello, è possibile aumentare la predisposizione alla matematica per circa sei mesi.

“Non sto di certo dicendo alle persone di farsi da soli l’elettroshock” dice Roi Cohen Kadosh, co-autore della ricerca. “Ma siamo molto eccitati dalle potenzialità della nostra scoperta”. La ricerca infatti potrebbe aiutare le persone affette da discalculia, l’equivalente matematico della dislessia che colpisce circa il 6% di tutti i bambini, e che comporta l’incapacità di eseguire calcoli a mente, contare, memorizzare tabelline. Per un bambino affetto da discalculia, per esempio, il numero 15 è in tutto e per tutto uguale a 51: non riesce infatti a distinguere il valore posizionale delle cifre.

Gli scienziati britannici hanno utilizzato un metodo noto come TDCS (transcranial direct current stimulation), una tecnica non invasiva che trasmette corrente elettrica nel cranio per aumentare o diminuire l’attività dei neuroni per circa 15 minuti.
L’elettricità utilizzata è minuscola, talmente ridotta che il più delle volte il paziente nemmeno si accorge che stia accadendo qualcosa.

I ricercatori si sono concentrati sul lobo parietale del cervello, che viene coinvolto nell’analisi e nella comprensione dei numeri. Ma invece di utilizzare i numeri arabi che tutti conosciamo, ai pazienti sono stati insegnati dei nuovi simboli associati a numeri. Durante la stimolazione elettrica dei loro cervelli, quindi, sono state messe alla prove le capacità di organizzazione e comprensione di questi nuovi simboli numerici.

I pazienti sottoposti alle deboli scariche elettriche hanno mostrato un miglioramento nell’ordinamento dei numeri. E se questo metodo si dimostrasse efficace per persone normali, dovrebbe essere in grado di aumentare le abilità matematiche di persone affette da discalculia.
Ma la tecnica TDCS promette molto di più: è già stato dimostrato come possa migliorare temporaneamente la sopportazione al dolore, migliorare l’apprendimento del linguaggio, o anche aiutare nella riabilitazione dopo eventi traumatici. L’importante è che l’area cerebrale da stimolare si trovi sulla superficie del cervello.

Gli scienziati stanno ora lavorando allo sviluppo di uno strumento in grado di fornire la giusta quantità di corrente elettrica al cervello. Sia chiaro, utilizzare questo macchinario non vi renderà più intelligenti, e sarà sempre e comunque necessario impegnarsi nell’apprendimento. “La stimolazione elettrica non vi trasformerà in Albert Einstein” dice Kadosh, “ma se avremo successo, potrà aiutare alcune persone a lavorare meglio con la matematica”.

http://www.ditadifulmine.com/

7 commenti su “CORRENTE ELETTRICA PER MIGLIORARE IN MATEMATICA!”

  • Non ho parole. Non credevo di trovare un’ articolo del genere in questo blog. Il sito stesso da cui è stato ripreso, dita di fulmine, è un sito pseudoscientifico, o meglio irrazionale, alla Giacobbo. E le ricerche illustrate non possono avere, a mio parere,
    nulla di scientifico. Proprio come l’inventore dell’ elettroshock, un fascista italiano degli anni Trenta, i presunti ricercatori disprezzano i presunti discalculici, o chiunque abbia difficoltà in matematica, fino a proporre un’ umiliante tortura nei loro confronti.
    In tutto questo non vi è nulla nè di scientifico nè tantomeno di democratico.
    Faccio notare che l’inventore stesso del test di intelligenza, il QUI, aveva falsificato i dati a fini “razzisti”. Mi sembra che qui succeda qualcosa di analogo.
    E’ sconvolgente che in un blog come questo, che ha sempre sostenuto che i DSA non sono una malattia (si dice che sono una “neurodiversità”), si arrivi adesso a considerarli peggio di una malattia: una “devianza” da punire con scariche elettriche!

    • Caro amico, mi spiace che sia rimasto così scioccato. Nel mio blog riporto qualsiasi ricerca possa avere un certo interesse. E’ chiaro che qui non si parla di elettroshok, nè di fare nulla di simile ai bambini discalculici, quanto di uno studio che dimostrerebbe come stimolando “meccanicamente” una parte del cervello essa risponda in un certo modo. Spero di avere chiarito i suoi dubbi….

      • Credo che lei abbia chiarito di essere in buona fede,
        ma per quello che riguarda la ricerca in questone i
        miei forti dubbi permangono. Personalmente, non sono
        un meccanicista, il cervello umano è qualcosa di più
        di una macchina e non credo si possa trattarla come
        tale. Un conto è usare una didattica diversa, che è
        giusta. Ma le manipolazione fisiche, dai farmaci a
        questo, rivelano una concezione dei soggetti con DSA
        “da inferiori” che devono essere corretti con la forza.
        Un pò come quando si voleva correggere il mancinismo
        o la balbuzie.

        • Non credo nemmeno io in questa visione del cervello e la ringrazio per aver sollevato la questione.

          • Grazie anche a lei.
            Sento che è una questione da approfondire.
            Ma non aggiungo altro, sia perchè ci vuole
            qualcuno che conosca bene l’argomento, sia
            perchè io non ho tempo; ogni tanto visito il
            suo blog ma di sfuggita.
            Cordiali saluti, dottoressa Grenci.

  • Ai bambini viene fatta qualsiasi cosa e loro la accettano nello sforzo di diventare umani, ma ne hanno veramente bisogno? O è solo l’idea contorta di un aberrato che deve per forza controllare ogni cosa. Mi sembra che questo sia un pò troppo per la nostra futura generazione, non è aiuta e rispetta i bambini. Ci sono altri metodi per insegnargli a studiare, e durano di più nel tempo, danno più certezze alla persona. Mi viene il voltastomaco per questo esperimento, sempre che sia vero e non solo un test per vedere quanto silenziosamente si accettino certe stronzate.

    • Sinceramente credo che non sia stato sottoposto nessun bambino a questo esperimento, sarebbe davvero aberrante!

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