Lingua e linguaggio secondo il Metodo Montessori (tratto dall’Opera Nazionale Montessori).

1. Le “voci delle cose”

Le “voci” dei fenomeni naturali: vento, acqua, mare, fulmine, ombra. Ricerche, giochi, esercizi, riproduzione, analisi, registrazioni, azioni drammatiche. Nomenclature e brevi testi descrittivi.

Le “voci” della supernatura: alla ricerca di suoni, rumori e simboli comunicanti ed evocativi di contesti da riconoscere e interpretare (riferiti alla scuola, alla città, alla casa, ecc.). Le fonti e le qualità dei suoni e dei rumori: registrazioni e riproduzioni. Nomenclature e brevi testi descrittivi. Il linguaggio dei simboli: segnaletica, fumo, bandiere, segnali acustici e luminosi, ecc. Giuochi e verbalizzazioni.

2. Il linguaggio inconscio della natura

La comunicazione inconscia degli animali. Il linguaggio vocale (uccelli, delfini, primati, animali domestici, animali selvaggi, ecc). Il linguaggio fisico e chimico (api, insetti, piante). Il linguaggio naturale ed inconscio umano (urlo, pianto, grido, riso, ecc.). Il linguaggio inconscio mimico-gestuale (minaccia, paura, gioia, amicizia, dolore, sorpresa, silenzio, ecc.). Riproduzioni, registrazioni, analisi, azioni drammatiche.

Nomenclature e brevi testi descrittivi

3. Dal linguaggio inconscio al linguaggio umano conscio

Il fenomeno della voce umana. Carta evolutiva del linguaggio infantile. Analisi fonologica del linguaggio articolato. Composizione e scomposizione del continuum fonico: giuochi ed esercizi (l’orchestra dei fonemi). Esercizi di pronuncia. Lingua e lingue: lingue parlate, lingue estinte, lingue morte. L’albero delle lingue.Lingua materna, lingua nazionale e dialetti: nomenclature e classificazioni. L’origine latina della lingua italiana: giuochi ed esercizi di ricerca delle derivazioni e degli etimi (le parole del bambino romano: madre, padre, scuola maestra, libro, ecc.) con la realizzazione di una piccola rubrica personale. (Sinonimi, contrari, metafore, frasi idiomatiche, ecc.).Avvio all’uso del vocabolario. Da una radice tante parole: le famiglie. Come nascono le parole: lingua, evoluzione e civiltà. L’uso delle parole in contesti particolari (lessico scolastico, medico, sportivo, commerciale, ecc.): nomenclature e composizioni di brevi testi. Che fanno le parole?: le funzioni del linguaggio articolato (esercizi e brevi testi relativi alle funzioni linguistiche). La parola, la posizione, il periodo: attività di invenzione, composizione e scomposizione.

4. Dal linguaggio articolato al linguaggio scritto

La storia della scrittura (cfr. Educazione cosmica). L’alfabetizzazione strumentale: dalla “Casa dei bambini” al 1° ciclo: analisi fonologica; analisi grafemica; lettere smerigliate. Gli alfabetari colorati. Dalla corrispondenza alla sintesi: l’esplosione della scrittura. La calligrafia.

5. Il bambino grammatico

Le particolarità ortografiche. Alla scoperta delle strutture morfologiche, grammaticali e sintattiche. Le parti del discorso. Le scatole grammaticali. La simbologia. Al lavoro con i materiali montessoriani, esploratori del sistema lingua. L’analisi logica: 1° e 2° livello. Giocare con la punteggiatura. Comandi e giuochi linguistici. La grammatica ‘drammatica’ (mescolare, sostituire, spostare, omettere, ecc.). Il giuoco del “detective”

6. Il bambino scrittore

I vocabolari dei movimenti, dei sensi, dei sentimenti: ricerca e raccolte individuali e di piccolo gruppo da ‘archiviare’ a disposizione di tutti; relative espressioni di frasi, nomenclature e semplici ‘sceneggiature’ rappresentate. Scrivere per sé e per gli altri: libere composizioni per l’album personale dell’alunno. Narrazione orale e narrazione scritta individuale e di piccolo gruppo. Tu racconti, io scrivo (tra bambini e tra i bambini e la maestra).Le storie ‘mutilate’: completare la parte mancante. Dalla lista di parole alla composizione. I puzzle linguistici; giuochi di completamento della frase, della proposizione o di un breve testo. L’arte epistolare: lettere ipotetiche o immaginarie (di incoraggiamento, di conforto, di scusa, di soddisfazione, di confessione, di informazione, di protesta, ecc.), anche in forma poetica. La composizione quale arricchimento interiore e libera espressione di idee (cfr. Montessori: L’Autoeducazione, pp.235-241), ovvero dalla composizione ‘nevrotizzante’ (Montessori) alla composizione liberante: l’immaginazione e la sua ‘base’ materiale (preparazione di ‘buste’ contenenti materiali di osservazione e ricerca da cui il bambino potrà ricavare il desiderio e l’interesse a comporre, conseguendo esattezza e chiarezza nella spontaneità. Ciò favorisce tanto l’ideazione quanto la struttura e l’espansione del testo). Scrittura individuale o di piccolo gruppo di brevi sceneggiature da rappresentare in particolari occasioni di socialità interna ed esterna alla classe. L’intervista.

7. Il bambino lettore

Lettura di parole, proposizioni, periodi e relativa interpretazione. Anche i bambini preparano i comandi. Dalla lettura meccanica all’analisi della lettura. La lettura come espressione e rappresentazione e la preparazione delle serie (cfr. L’Autoeducazione). La teatralità della lettura. La lettura ad alta voce.Le libere letture individuali (preparate dall’insegnamento o prescelte in biblioteca). Il libro: chi lo fa e come è fatto. Avvio alla ricerca e comprensione dei generi letterari (narrativo, comico, d’avventura, scientifico, storico, biografico, ecc.). Organizzazione e funzionamento della biblioteca. Come si consulta un libro di informazione. Le enciclopedie: uso personale e di gruppo. Le monografie. La lettura ascoltata: la maestra e l’arte del leggere. La lettura collettiva come momento comunitario di analisi, interpretazione, valutazione.

8. Il linguaggio delle immagini

Il fenomeno dell’immagine. Le forme e le tecniche dell’immagine (pittorica, grafica, fotografica, sonora, simbolica, ecc.). La lettura sensoriale dell’immagine e della sua composizione. L’immagine interpretata: il messaggio esplicito ed implicito. L’immagine e la sua storia. Il bambino produttore di immagini. La biblioteca delle immagini. I bambini costruiscono storie e racconti per immagini. Realizzazione di reportage audiovisivi in occasione di uscite e di gite.

Obiettivi

L’uomo dei due linguaggi: il bambino assorbe gli strumenti intellettuali del suo tempo. La formazione del bambino alfabeta in funzione del suo adattamento attivo al mondo della civiltà. Saper parlare, saper leggere, saper scrivere: i gradini-appoggio (Montessori) dell’ascesa spirituale. La competenza linguistica come scoperta dell’interiorità. La competenza linguistica come scoperta e comprensione della realtà. La lingua come strumento di ordine, chiarezza, esattezza, di bellezza.

Un commento su “LINGUA E LINGUAGGIO SECONDO IL METODO MONTESSORI”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I link nei commenti potrebbero essere liberi dal nofollow.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.