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Durante lo scorso anno ho avuto modo di collaborare alla ricerca della dottoressa, psicologa e psicoterapeuta, Francesca Antonella Amodio, sulla scuola come fattore di rischio.

L’ipotesi della ricerca è stata di voler verificare quanto la scuola possa aver segnato la vita di un bambino e, poi, di un adulto dislessico, inconsapevole di esserlo. Un percorso fallimentare scolastico, infatti, lascia una ferita profonda nella stima del sé. 

Il campione di 17 casi, di varie età e sesso, è stato costituito da pazienti giunti presso lo studio della dottoressa Amodio dal 2010 al 2014, per una consultazione rispetto a vari disturbi psicologici. Avere individuato il reale evento traumatico (la scuola) ha consentito di riscrivere assieme ai pazienti una storia fatta da rimandi in incapacità e nello stesso tempo ha dato una chiave di lettura diversa che ha aiutato i pazienti a risolvere, in breve tempo, i loro disturbi psicologici.

La dottoressa Amodio ha, quindi, sviluppato una griglia con gli indicatori psicologici per consentire agli specialisti (psicologi, psicoterapeuti e psichiatri), di inviare a diagnosi il soggetto che presenti alcune caratteristiche legate all’evento traumatico di un percorso scolastico frustrante.

Come è importante la scuola nel percorso di crescita della persona, nel bene e nel male!

Queste le conclusioni a cui l’autrice è giunta, vista anche la sua esperienza come docente, da diversi anni, di Educazione Motoria presso un Liceo di Potenza. Inoltre la sua esperienza personale come dislessica, le ha permesso di riconoscere facilmente, nei pazienti che a lei si rivolgono per essere aiutati, la sua stessa ferita.

Ringrazio Antonella Amodio per l’amore e la competenza che, come sempre, ci partecipa attraverso il suo lavoro.

Per chi vuole leggere l’intera ricerca può farlo sul sito dell’Associazione Yin-sieme (qui), oppure può leggere l’articolo pubblicato sul nuovo libro della Erickson Giovani Adulti con DSA.

 

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