LEGGE 170

A distanza di 4 anni dall’uscita delle linee guida sulla legge 170 per la dislessia, la realtà è davvero sconcertante: la legge è rimasta inattesa e molte sono le famiglie che, sia personalmente incontro durante il mio lavoro, che sul blog, lamentano questa cosa.

Il Piano Didattico Personalizzato è, spesso, un copia e incolla, uguale per tutti, dove per non sbagliare, si inserisce di tutto, anche ciò che al bambino non serve. Perfetto? No, perchè in realtà proprio per tale motivo, gli insegnanti non ne tengono di nessun conto dimenticandosi anche delle strategie compensative basilari, come avere tempi più lunghi o avere le interrogazioni programmate!

Proprio oggi nel blog mi scrive un papà:

Mio figlio sta terminando la scuola primaria ed a settembre inizierà la prima media.
Francamente devo dire che la nostra esperienza di famiglia con la scuola primaria è stata assolutamente deludente , in quanto nonostante ci sia stato detto più volte che il bambino , come altri della sua classe, segue un percorso specifico formativo, la realtà è ben diversa.
A mio figlio non gli è mai stato dato maggiore tempo per studiare o per fare i compiti in classe come invece sarebbe per legge, e le maestre si sono trincerate più volte dietro al fatto, che questo deve costituire uno stimolo per lui invece che un handicap e che comunque ne avrebbero tenuto conto; anche quando ha fatto per il massimo delle sue disponibilità, non lo hanno mai premiato ed incoraggiato e se hanno potuto invece di dargli almeno la sufficienza gli hanno dato anche un 6 – -,demotivando ulteriormente il bimbo.
Oltre alla scuola paghiamo per nostro figlio circa 2.500,00 euro l’anno tra laboratorio della DSA e varie sedute di approfondimento e ripasso con insegnanti esterni.
Oltre a tutto questo, noi genitori sia la sera durante la settimana che i sabati e le domeniche, ce le passiamo a fare ripasso.
Tutto questo non è assolutamente apprezzato dalle maestre della scuola, che a mio avviso hanno anche poca voglia di fare, addirittura dicendoci che andare al laboratorio DSA non serve a niente e che le ripetizioni rischiano di mettere confusione nella testa di mio figlio.
Forse devo dire che questa scuola primaria , non è assolutamente adatta a formare i bambini in genere, non solo quelli dislessici.

A questo punto non posso che rendere pubblica una petizione che lanciata da un genitore, che chiede di rendere sanzionabile il mancato rispetto, da parte degli organi scolastici, della legge 170 in merito ai disturbi specifici dell’apprendimento (DSA).

Il testo della petizione:

La legge 170/2010, atta a tutelare gli studenti certificati o in corso di valutazione che presentano il DSA, non prevede sanzioni e quindi spesso non è rispettata.

Con questa petizione chiediamo di rendere l’inadempienza sanzionabile.

Non essendo sanzionabile, qualora si verificasse che tale legge fosse disattesa, ciò costringerebbe le famiglie a ricorrere al TAR, piuttosto che chiamare in causa direttamente le scuole e/o gli insegnanti inadempienti.

Con questa petizione, chiediamo di rendere la Legge 170/2010 sanzionabile.
Ricordiamo che il diritto allo studio è un diritto inviolabile della nostra Costituzione, valido per tutti, senza distinzioni, secondo gli articoli qui sotto riportati.

Qui il link alla petizione: http://www.petizioni24.com/forum/126978

 

Un commento su “LA LEGGE 170/2010 INATTESA: UNA PETIZIONE CHIEDE CHE SIA RESA SANZIONABILE”

  • Purtroppo non posso che condividere le affermazioni di questo papà. Ora mio figlio ha 16 anni appena compiuti ed è in prima superiore ( l’ anno scorso e’ stato bocciato a sett ). Ha la certificazione DSA del prof Stella da quando ne aveva nove….sinceramente….non vedo l’ora che finisca il suo ” percorso scolastico “…alle elementari nonostante la certif….una lotta…la maestra che si occupava delle materie letterarie entusiasta x come si esprimeva mi diceva ” suo figlio e’ un poeta non ho mai avuto un bambino cosi…” sottolineava i suoi errori ortografici e scriveva continuamente ” sei distratto ! ” “…errori di distrazione, stai più attento…” Quella di math diceva che era prossima alla pensione e…” Non poteva occuparsi di aggiornarsi sulla dislessia…” in poche parole..lasciato al suo destino. Dopo varie proteste hanno cominciato a dirmi che andava tutto bene…salvo poi prima dell’ultimo mese a farmi sapere che ” improvvisamente era peggiorato “. Alle medie lo scoglio più evidente è stata ins di inglese. Il preside alla fine mi ha detto di mettere x iscritto quanto lamentavo. Così ho scritto RR a ins e p.c. al preside citando la legge e chiedendo spiegazioni sul suo operato visto che invece di rimuovere ostacoli x aiutarlo lei ne metteva di nuovi..minacciando di far intervenire avv. Due piccoli esempi : si rifiutava di scrivere in stampatello alla lavagna ( in classe erano presenti altri dsa ) e commentava continuamente ad alta voce ” tanto e’ inutile parlare con loro..non capiscono ” …se ci fosse stato un negozio che…..” vendeva autostima ” ne avrei comprata a tonnellate!!! L’ins di lettere una volta si è lasciato sfuggire che…”in classe non aveva solo mio figlio e non poteva cosi seguire le indicazioni per il suo percorso specifico di apprendimento”. Cosi hanno incominciato a dire che….” andava tutto bene…” ma ad un mese dagli esami di terza media…era ( anche qui ) ” improvvisamente peggiorato “. Ora alle superiori…uno dei problemi sono le interrogazioni programmate…ogni volta bisogna che lui ribadisca che ne ha diritto…o che ricordi all’ insegnante di inglese che non può scriverle i paradigmi dei verbi, ma che glieli può dire oralmente….sottolineo che tutto questo lo dice davanti ai suoi compagni….basterebbe poco per evitare che ogni giorno non fosse un ” calvario “….il risultato è che spesso ci sono discussioni tra noi perché gli dco d fars

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