app-bambiniL’utilizzo di applicazioni per smartphone o meglio per tablet, è una delle meraviglie che la tecnologica al giorno d’oggi ci offre. Ma dove va a finire il gioco, quello vero, fatto di oggetti concreti, fatto di corse nei prati, di incontri con gli amici? Quel gioco deve rimanere e, anzi, se possibile deve essere potenziato. Sono troppi i bambini lasciati soli per ore davanti a TV e Playstation o, ancora, davanti a PC con giochi non sempre  “educativi”.  Eppure il mondo delle app è in continua evoluzione e questo ci fa ben sperare. Perchè?

Perchè apprendere attraverso il gioco, l’esplorazione e la sperimentazione è ciò che i bambini sanno fare meglio. Sono affascinati dal mondo che li circonda e i device tecnologici ne fanno parte e così sarà sempre di più. 

Come riporta il sito Il Libraio in un articolo di circa un anno fa, l’uso di smartphone e tablet da parte dei bambini è aumentato in modo esponenziale negli ultimi 4 anni.

In particolare in Italia, secondo la ricerca condotta da Doxa Kids nel 2014, il 54% delle famiglie con figli possiede uno smartphone e nel 57% dei casi i bambini ne hanno accesso. Per i tablet, presenti nel 14% delle famiglie con figli, l’uso da parte dei bambini avviene nell’82% dei casi. Nell’ultimo anno, in Italia (2014), prendendo in considerazione solo le Educational App, ovvero quelle applicazioni dedicate ai bambini, si possono contare oltre 4 milioni di download (android e iOS).

Ecco l’importanza di offrire sempre più contenuti di qualità, attraverso applicazioni e giochi controllati e certificati da esperti che lavorano nel mondo dell’infanzia: educatori, psicologi e pedagoghi. 

Da un lato ci sono gli sviluppatori che ogni giorno sono impegnati per garantire i migliori sistemi di parental control e un’esperienza d’uso dei contenuti semplice e divertente allo stesso tempo. Dall’altro abbiamo chi produce i contenuti: storie, illustrazioni, immagini pensati per sviluppare le capacità cognitive del bambino attraverso il gioco interattivo. 

Se poi pensiamo che grande cosa significhi avere a disposizione delle app che possono aiutare bambini e ragazzi che vivono particolari difficoltà, allora si apprezza ancora di più l’utilità di tali strumenti.

Ecco perchè mi sono avvicinata a questo “mondo” e ho deciso di collaborare con il sito Mamamò che, oltre a pubblicare articoli e recensioni, offre all’interno di scuole, biblioteche, aziende, eventi, corsi per adulti su l’aggiornamento e la formazione digitale, oltre a corsi di Digital Media per lo sviluppo delle competenze digitali di bambini e ragazzi, per un utilizzo critico, creativo e consapevole della Rete. Non solo, Mamamò è anche laboratori digitali per bambini. “L’obiettivo è di coinvolgere in modo propositivo i bambini nell’operatività sul tablet, perché possano sperimentare interazioni guidate e spontenee con il device, mettersi alla prova nel gruppo di coetanei con cui operano, muovere i primi passi verso un utilizzo funzionale e progettuale del digitale e abituarsi alla continuità tra attività digitale e reale”.

Come genitori ed educatori dobbiamo ricordare una cosa: mai lasciare per troppo tempo soli i bambini davanti ad un dispositivo elettronico: anche la migliore delle app senza un genitore o un insegnante che gli stia vicino serve a poco o, peggio, servirà a isolarlo dalla realtà, lasciandogli l’illusione che la realtà sia quella virtuale!

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