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Una ricerca americana del Vanderbilt Brain Institute ha dimostrato, per la prima volta,  la difficoltà che i bambini con autismo hanno ad elaborare simultaneamente quello che vedono e ciò che ascoltano, nel loro cervello i segnali uditivi e visivi non corrispondono. In sostanza, la loro condizione è simile a quella di uno spettatore che assiste un film straniero malamente doppiato. Per cui le immagini di una scena, sono del tutto dissociate dai dialoghi. Questo è quello che ha spiegato il dottor Stephen Camarata.

Il dottor Wallace, anch’egli coinvolto nella ricerca, pensa che ciò spiegherebbe il deficit del linguaggio che limita capacità sociali e comunicative dei bambini autistici.

Per arrivare a questa conclusione gli scienziati hanno sottoposto a vari stimoli audiovisivi bambini con sviluppo tipico e altri con autismo.  Anche se saranno necessari ulteriori approfondimenti, gli autori ritengono che se si riuscisse a risolvere questo gap nelle funzioni sensoriali forse si potrebbero vedere benefici nelle interazioni sociali dei bambini autistici.

Questo spiegherebbe anche perchè una delle immagini classiche dei bambini con autismo è che hanno le mani sulle orecchie, ha detto Wallace . “Crediamo che una ragione possa essere che stanno cercando di compensare i loro cambiamenti nella funzione sensoriale, semplicemente analizzando un senso alla volta. Questo può essere una strategia per minimizzare la confusione tra i sensi.”

 

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