Se è vero che la creatività fa parte del modo di pensare e agire di molti dislessici, il “presunto” dislessico più creativo di tutti i tempi è stato sicuramente Leonardo da Vinci, come abbiamo raccontato anche in Storie di normale dislessia.

Il maggiore esperto mondiale sull’applicazione del pensiero geniale è Michael J.Gelb, pioniere del pensiero creativo, apprendimento accelerato e leadership innovative, consulente organizzativo in seminari per società come IBM e Microsoft.

Tracciando una metodologia – descritta nel libro Pensare come Leonardo che trae spunto dalla vita di Leonardo Da Vinci, propone sette principi utili a stimolare il pensiero creativo, affinare i sensi, liberare l’intelligenza armonizzando corpo e mente per realizzare una diversa modalità di espressione.

I sette princìpi Vinciani:
Curiosità– un atteggiamento d’insaziabile interesse verso la vita; un estinguibile sete di sapere.
Dimostrazione – l’impegno a verificare le conoscenze attraverso l’esperienza e la continuità; la volontà di imparare dagli errori.
Sensazione – il continuo affinamento dei sensi e, in particolare, della vista, come mezzo per rafforzare l’esperienza.
Sfumato – la disponibilità ad abbracciare il dubbio, il paradosso e l’incertezza.
Arte/Scienza – lo sviluppo dell’equilibio tra scienza e arte, logica e immaginazione; l’utilizzo dell’emisfero destro e di quello sinistro.
Corporalità – coltivare l’eleganza, l’ambidestrismo, la forma fisica, il portamento.
Connessione – riconoscere e apprezzare l’interconnessione di tutte le cose e dei fenomeni; il pensiero sistemico.

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