Leggendo il libro Risvegliare il cuore bambino trovo la conferma che una scuola è possibile e necessaria. Possiamo farne a meno di una scuola che si basa solo sull’informazione, competitiva. In un’indagine negli USA emerge che

le più importanti aziende americane richiedono una forza lavoro agile, fatta di persone flessibili, curiose, creative, capaci di cooperare, altruisticamente motivate, con consapevolezza estetica, capaci di pensiero riflessivo, in grado di tollerare l’incertezza e di assumersi dei rischi. Sono tutti tratti che possono esistere in un ambiente sicuro, che dia la forza di essere noi stessi in modo autentico.

Non è vero allora che la cura per la scuola italiana sarà prendere in considerazione il modo di apprendere dei nostri ragazzi dislessici?

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