“Le persone dislessiche manifestano una forma unica di creatività”, confessa il designer industriale londinese e dislessico, Jim Rokos. Jim è riuscito ad affrontare il design inserendo il suo sguardo dislessico non convenzionale nella risoluzione di problemi, come la ciotola per gatti attivata dalla zampa e un vaso che appassisce, mostrando una mente caleidoscopica che sfrutta il pensiero laterale e visivo.

Nato nel 1973 a Londra, Rokos ha inizialmente praticato la modellistica nell’industria cinematografica e televisiva, mentre nel 2001 l’innovativo design della ciotola per gatti Cat Flip, ha gettato le basi per il suo successivo passaggio al design industriale; un buon debutto, il designer ha vinto l’episodio inaugurale del programma Best Inventions della BBC e alla fine ha venduto 50.000 esemplari in tutta Europa.

Cat Flip è un contenitore per alimenti con coperchio e meccanismo a pedale per mantenere la freschezza del cibo per gatti dopo che è stato servito. Quando il gatto non c’è, il coperchio della ciotola rimane sempre chiuso per evitare che il cibo venga contaminato dalle mosche e impedisce che l’odore del cibo per gatti riempia la cucina. Per accedere al cibo, un gatto apre il coperchio con una leggera pressione della zampa. Il vantaggio è che il cibo secco non assorbe l’umidità dall’aria e il cibo umido non si secca (dal sito di Jim Rokos).

Rokos ha continuato a insegnare in una scuola per bisogni speciali a Londra prima di completare un Master (2006) in Industrial Design presso il Central Saint Martins College of Art & Design. Prima di fondare il suo studio omonimo nel 2011.

Dal suo studio londinese Rokos esplora le proprietà fisiche dei materiali per creare concetti intriganti che estetizzano la loro stessa utilità. Il suo 13°, 60°, 104° Wine Decanter (2012), ad esempio, vincitore del premio Red Dot Design 2012, assume lo stato d’animo dei suoi bevitori, offrendo tre angoli di seduta per contornare il loro passaggio da sobrio (13º) a brillo (60º) e ubriaco (104º). Gauge Vase (2014) di Rokos, vincitore sia dell’Enterprise Europe Network Award nel 2014 che del German Design Award nel 2017, è perfettamente calibrato quando viene riempito d’acqua, ma poi si inclina ipnoticamente mentre i suoi fiori bevono, spingendo il riempimento.

Nel 2016, Rokos ha curato la primissima mostra Dyslexic Design, progettata da un altro designer dislessico, Ab Rogers, e ospitata da Designjunction, in cui le percezioni della dislessia sono state sfidate dai design altamente innovativi dei creativi dislessici.

Nel mio libro La dislessia. Dalla scuola al lavoro nel terzo millennio, racconto le vicende scolastiche di Jim bambino e quello che lui percepisce del suo essere dislessico.

La dislessia non è una disabilità – è una struttura cerebrale alternativa, che crea una differenza di elaborazione e quindi porta attitudini alternative. Uno potrebbe ugualmente etichettare qualcuno come disabile se non fosse bravo nel pensare visivamente, ma non lo farebbe, perché la maggior parte delle persone non è un forte pensatore visivo. Non avrebbe senso considerare la maggioranza delle persone come disabili. La diversità è vantaggiosa in gruppi di persone. La dislessia è una parte naturale della neurodiversità, ma l’educazione non è diversa. Tutti i nostri corpi sono diversi e la società può gestire questa cosa perché i corpi sono visibili.

Immagina se l’allenamento atletico fosse uguale al modo in cui insegniamo. Ci aspetteremmo che i maratoneti si comportino bene, anche se li addestriamo come sollevatori di pesi. A sua volta, etichetteremmo i nostri pesisti come disabili perché hanno bisogno di più tempo per completare una maratona. Il problema è che il nostro sistema educativo funziona solo per la maggior parte dei cervelli: abbiamo bisogno di un sistema educativo diversificato per soddisfare la popolazione.